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Tevere in piena presso Palazzo salviati 1890 |
Il rapporto di Roma col suo fiume è stato in passato molto dinamico.
Il Tevere assicurava rifornimenti alimentari attraverso i piccoli battelli che scendevano dalla Sabina ed i più pesanti barconi che risalivano la costa tirrenica dallo scalo di Fiumicino.
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Ripa grande 1850
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Le attività economiche legate alla presenza del fiume avevano lasciato numerose tracce nel tessuto urbano affacciato sulle rive: porti commerciali , attracchi per le barchette che collegavano le sponde opposte, mulini galleggianti facevano parte del tessuto urbano.
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Vanvitelli 1707 Porta Portese e ripa Grande |
Ben più gravi erano poi gli effetti delle esondazioni, ricorrenti più volte nel corso di ogni secolo. in grado di causare disagi e danni economici non indifferenti
Il Governo Pontificio aveva dimostrato costante impegno nel rendere degni di Roma i principali scali fluviali.
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Porto dci Ripa Grande 1872
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Il Il Porto più importante era quello di Ripa Grande. Trasferito sulla riva di Trastevere tra il IX ed il X secolo (l'emporium dell'epoca romana si trovava sulle sponde dell'Aventino) inizialmente lo scalo, portuale era assai modesto, composto da una piccola banchina e da una scaletta che la univa al piano stradale.
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La Dogana di Porta Portese 1915 |
L'incremento del traffico fluviale si ebbe a partire dal Sec. XIV, ma solo nel 1693 papa Innocenzo XII fece ampliare il porto, allargando la banchina e sistemando il muraglione con due nuove rampe che un elegante cordonata raccordava ad un ampia piazzola; fu allora che si chiamò "Porto di Ripa Grande".
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Incisione di Specchi raffigurante la rampa
di Porta Portese di Ripa Grande |
Con la costruzione dei muraglioni - a partire dagli anni 80 del XIX secolo - sono state completamente cancellate le ultime vestigia del porto fluviale, compreso il faro fatto costruire ai primi dell'Ottocento da Pio VII.
A richiamare la sua presenza, restano oggi le moderne rampe di accesso al fiume nei pressi di ponte Sublicio, per la costruzione del quale fu demolita nel 1914-15 la Dogana nuova di ripa Grande, costruita tra il 1694 ed il 1697 accanto a Porta Portese.
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Arsenale 1970 |
Situato di fronte l'antico Emporium, poco a valle del porto di Ripa Grande, si trova ancora oggi l'edificio dell'ex arsenale pontificio; un cantiere che serviva principalmente a riparare i barconi e le chiatte che discendevano e risalivano il fiume.
Fu commissionato dalla Camera Apostolica nel 1714, sotto Clemente XI, e svolse la sua funzione fino al 1880 circa.
Decisamente più recente e modesto in dimensioni era il porto Leonino che si trovava sulla riva destra all'altezza di Palazzo Salviati di via della Lungara.
Era stato fatto costruire nel 1827 da Leone XII come approdo per le barche e come scalo merci.
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Ettore Roessler Franz rampa e ponte dei Fiorentini |
Il collegamento tra la banchina e il livello stradale era assicurato da due cordonate ellittiche.
Una fontana ornava il parapetto della piattaforma affacciato sulla strada.
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1850 il Porto leonino , le rampe e la fonte di acqua Lancisana proveniente dalle falde del gianicolo, spostate poi sotto i muraglioni e chiuse nel 1950 per inquinamento delle falde |
Il porto venne dismesso nel 1863, quando gli ingegneri Montgolfier Bodin, Raffaele Carnevari e Paolo Cavi costruiscono su committenza di Pio IX il ponte sospeso dei Fiorentini.
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Ponte dei Fiorentini 1870 |
La struttura in ferro con piano in tavole di legno sorretto da tiranti fondava i piloni sulle due rive opposte del Tevere.
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1902 Palazzo Salviati alla Lungara e Ponte dei Fiorentini |
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Inaugurazione del ponte dei Fiorentini 1863 |
Il Ponte venne a sua volta demolito nel 1941 per f essere sostituito da ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, situato poco più a monte, in asse con il traforo del Gianicolo.
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Ettore Roessler Franz giardini pensili a valle di Palazzo salviati |
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1940 ponte Duca D'aosta in costruzione |
Quest'ultimo, inaugurato nel 1942 in attuazione del Piano Regolatore del 1931, rendeva possibile il collegamento del corso Vittorio Emanuele con i quartieri lungo la via Aurelia.
Sfruttato per secoli per tutte le risorse che poteva offrire, il Tevere era considerato alla fine dell' Ottocento più come un limite che non come l'asse portante della vita cittadina.
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Piena record del 1937 all'Isola |
L'inondazione eccezionale del dicembre 1870 (17,22 mt all'idrometro di Ripetta) avvenne pochi mesi dopo la Breccia di Porta Pia.
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Piena record del 1937 all'Isola
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Nella città che doveva divenire laCapitale del Regno simili eventi non potevano più venir tollerati.
Fu allora nominata nello stesso anno dal Ministero peri Lavori Péubblici una Commissione col compito di affrontare e risolvere il problema.
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Progetto di by pass di G.Garibaldi |
Dopo accese polemiche e divergenze di idee ( Garibaldi, tornato a Roma in Gennaio 1875, aveva illustrato il suo progetto di deviazione completa-parziale del Teverre e dell'Aniene fuori dalla città (d'allora).
Il progetto che finì per essere accettato (malvolentieri da Giuseppe Garibaldi , messo in minoranza da interessi e speculazioni) fu quello dell'Ing.Carnevari, che escludeva l'abbandono del vecchio letto.
I lavori per la sistemazione del Tevere cominciarono nel 1877, in attuazione della legge emanata il 6 Giugno 1875, ed ebbero luogo in massima parte nel decennio compreso fra il 1883 ed il 1892, ma terminarono definitivamente solo nel 1926, con il muraglione sotto l'aventino.
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1890 vista da Ponte Sisto verso l'Isola, il muraglione avanza verso quello che sarà Ponte Garibaldi ( a destra la torre degli Anguillara. |
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1880 vista da ponte Sisto verso monte, i giardini della Farnesina, una Roma completamente perduta |
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a proposito di Roma sparita..ecco l'occhio del pittore E.Roessler Franz da Ponte Sisto a fine 800 |
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Isola 1850 |
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la Longara vista dal fiume a valle della rampa di S.Mauro |
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1887 sponda destra da via degli Orti di Alibert alle Mantellate
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1872 l'Isola tiberina e Ponte Cestio con i palazzi addossati al ponte |
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la ripa giudea vista dall'isola tiberina 1878
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Spiaggia della renella a valle di Ponte Sisto 1870 |
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Ponte Cestio visto dall'Isola 1865 |
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Ponte Fabricio e ripa giudea 1870 |
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21 ottobre 1883 per"illustrazione Italiana": lavori di sbancamento per la costruzione dei muraglioni a valle di ponte Sisto all'ex renella
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1898 si posizionano le sommità corrimano dei muraglioni |
Fu realizzata anche la soppressione del ramo sinistro del fiume presso l'Isola Tiberina, con conseguente incorporamento alla riva.
L'Isola venne restituita di nuovo alla città in segoito all'alluvione del 1900, quando per la furia della corrente crollò un tratto di circa 125 m. dei muraglioni appena costruiti sul lungotevere degli Anguillara.
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Rare e suggestive immagini del crollo dei Muraglioni a monte dell'Isola |
L'Ingegner Luigi Cozza individuò nell'errata distribuzione delle acque la causa dell'erosione e del crollo del muraglione, sotto la sua supervisione si ricostruì quindi il tratto danneggiato, si riattivò il ramo sinistro dell'isola, precedentemente interrato, si costruirono le due briglie sotto gli archi laterali di ponte Cestio e la soglia sotto l'arco centrale.
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Briglie sotto ponte Cestio
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I tratti Trasteverini dei muraglioni furono tra i primi ad essere realizzati.
I lavori iniziarono, infatti, in corrispondenza della villa Farnesina, dove si operò un taglio profondo (60m.) tra ponte Sisto e Mazzini.
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lungotevere sponda destra vicino la rampa di s.Mauro |
Si prosegui poi con la sistemazione di tutta la sponda destra da S.Giacomo alla Lungara fino a ripa Grande, in parallelo proseguivano anche i lavori per la costruzione dei collettori lungo le due rive.
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collegio dei Centopreti in demolizione, 1882 riva sinistra a
Ponte Sisto alla fine di Via Giulia |
Oltre alle demolizioni operate per far spazio all'arginatura, la standarizazzione dell 'altezza delle rive fece si che alcune strade storiche che corrono al alto del fiume restassero al di sotto del livello dei Lungotevere, assumendo un aspetto quasi di relitto: è il caso del primo tratto della Lungara e di via Giulia.
A quest'ultima è collegata la vicenda dello spostamento del Fontanone di Ponte Sisto, La "mostra" dell'Acqua paola, fu costruita nel 1613, era originariamente addossata all'Ospizio dei Mendicanti, all'inizio di via Giulia.
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La fontana ritratta da Ettore Roessler Franz |
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incisione del Falda
Varie iconografie della fontana, che rappresentava la fine di Via Giulia...
ed il punto dove varcando Ponte Sisto, si poteva arrivare alla longara ed arrivare sino al S.Spirito ( prima del 1863 non c'era il ponte Dei Fiorentini) |
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1879 convento dei Centopreti in demolizione e la mostra dell'acqua Paola nel suo luogo originale
(con i zampilli originali) |
Nel 1898 si decise di ricomporre la Fontana, smontata nel 1870, dalla parte opposta del ponte, a Trastevere (attuale piazza Trilussa).
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Piazza Trilussa 1905 con esposizione dell'acqua Paola |
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piazza Trilussa 1915 |
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posizionamento della fontana a piazza Trilussa
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riposizionamento della fontana a piazza Trilussa |
L'architetto Vescovali, incaricato del progetto pote utilizzare solo parte del materiale originale, andato nel frattempo disperso nei magazzini Comunali.
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fanno tenerezza questi alberelli appena piantati... |
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Piazza trilussa 1950 |
Per compensare il dislivello della piazzetta e consentire la visibilità dalla parte opposta del Ponte Sisto, il monimento fu ricostruito sopra una scalinata, protetta da una cancellata successivamente rimossa.
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Questa foto,del 1868, è stata fatta dall'attuale "enoteca Ferrara in Piazza trilussa, a sinistra via Benedetta, al centro i palazzi demoliti per i muraglioni dove troverà posto l'esposizione dell'acqua Paola |
La costruzione dei Lungotevere modificò l'assetto della viabilità a livello urbano, comportando come necessità primaria la riorganizzazione dei collegamenti tra le due sponde.
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Sue giù da Ponte Sisto, Primoli 1892 |
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Chiatte per trasporto da una sponda all'altra durante i lavori di consolidamento di ponte Garibaldi 1955 |
Venne così demolito Ponte Emilio, oggi conosciuto come Ponte Rotto, costruito nel secolo A.C. a valle dell'isola Tiberina, presso il più antico ponte Sublicio; si conservano oggi solo un arcata della ricostruzione cinquecentesca e i piloni originali di epoca Romana.
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Ponte Rotto 1870 |
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Ponte Rotto 1880 |
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Ponte Emilio 1860 |
Nel XIII secolo una violenta piena del Tevere ne ha Provocato la caduta, da allora ogni tentativo di ricostruzione era stato puntualmente vanificato dall'inondazione di turno e dopo quella del 25 Dicembre 1598 si decise di non intervenire più.
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Una suggestiva inquadratura di Pede Pontis, chiesa e arrivo del ponte così chiamati |
Nel 1853 lo si volle rendere transitabile applicandovi una pensilina in ferro che lo univa alla sponda sinistra, in seguito demolita per via del pericolo di un improvviso crollo per la lenta erosione dei piloni rimasti ancora in piedi.
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Ragazze su Ponte Palatino 1915 |
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Ponte Palatino e muraglioni nuovi di pacca fine 800 |
Fu tuttavia mantenuta in piedi l'arcata centrale, di epoca romana, nel 1888 viene inaugurato Ponte Garibaldi, che mette in collegamento il quartiere Trastevere con il centro, immediatamente a monte dell'isola Tiberina.
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Ponte Garibaldi in Costruzione |
In origine era costituto da un pilone centrale in muratura e due arcate in ferro, tra il 1953 ed il 1958 le arcate in ferro furono sostituite da altre in muratura con centina metallica incorporata e, sempre a causa dei muraglioni, i ponti storici subirono pesanti manomissioni.
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Ponte Garibaldi: cartolina del 900 |
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1922 cavalli di frisia su ponte Garibaldi |
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1952 interventi di consolidamento di Ponte Garibaldi |
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Ponte Garibaldi 1950 |
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Festa de Noantri, coreografia con mezzi navali dell'esercito 1950 |
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Ponte Cestio durante la Decostruzione |
Il Ponte Cestio, edificato alla metà del primo secolo A.C. e restaurato nel IV secolo, nel 1892 per la costruzione dei Muraglioni , fu allungato per adattarlo alla nuova sezione del corso del Tevere.
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4 immagini di Ponte Cestio |
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Ponte Cestio 1860 come era.. |
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Decostruzione di Ponte Cestio |
Si ritenne allora opportuno di demolire i due archetti laterali, regolanti la corrente del Tevere in curva, per sostituirli con due archi più grandi.
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Demolizioni di Ponte Cestio |
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Su e giu da Ponte Sisto G.Primoli 1892 |
Il Ponte Sisto, costruito tra il 1473 ed il 1479 al posto dci un ponte Romano più antico, ha tre arcate in muratura, nel 1877-78 fu gravemente deturpato per la sovrapposizione di una passerella in ghisa retta da pesanti mensoloni, la demolizione degli antichi parapetti e la sopraelevazione dei marciapiedi, operazione che ne ha soppresso la curvatura a schiena dì asino.
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Alluvione del 1923 |
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Le passerelle in ghisa |
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Ponte Sisto appena raccordato ai muraglioni fine 800 |
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Ponte Sisto prima dei muraglioni 1870 |
Dalla fine dei lavori per la costruzione dei Muraglioni le piene del Tevere non hanno più costituito motivo di timore per i Romani.
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Piena del 1937 a Ponte dei Fiorentini |
Ciò nonostante, le aree a valle della città ( dove le sponde son o state arginate in gran parte nel corso del ventennio fascista) continuarono a subire alllagamenti per l'effetto di piene ecezionali, come quella del Novembre 1915 e del Dicembre 1937.
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Ettore Roessler Franz in un dipinto che ritrae la sponda destra all'altezza dell'attuale Ponte Garibaldi, la torre degli Anguillara ed i campanile di S.Crisogono sono evidenti in un contesto totalmente mutato. |
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