Translate

sabato 4 agosto 2012

San Crisogono

1920...S.Crisogono

S.Crisogono



S.Crisogono, situata nella omonima piazza, è una delle più insigni ed antiche basiliche romane: la chiesa originaria risale addirittura al 499 ed è visibile nei sotterranei, rimessa in luce dagli scavi avvenuti nel 1924.

1903 S.Crisogono


 Questa, a sua volta, venne edificata su uno dei più antichi tituli, ossia quelle case private dove si riunivano segretamente i cristiani. La chiesa subì vari restauri e rifacimenti. Il primo risale al 1126, un periodo di intensa attività edilizia a Roma, al quale appartiene il bel campanile romanico.

1940..S.Crisogono


 Il portico e la facciata appartengono al 1626, quando la chiesa venne restaurata radicalmente dal Soria per incarico del cardinale Scipione Borghese: sull'architrave vi è, infatti, una epigrafe che ricorda il cardinale, mentre sull'attico vi è posta una fuga di vasi, aquile e dragoni borghesiani. Fu in questa occasione che il campanile, fatto intonacare e sormontare da una pesante cuspide per volontà del cardinale Borghese, rischiò di crollare a seguito di gravi lesioni alla struttura, tanto che si dovettero chiudere alcune trifore. L'ultimo restauro risale al 1866. S.Crisogono fu decorata da Pietro Cavallini ed alla sua scuola appartiene il mosaico absidale.





 L'interno , a forma basilicale, è diviso in tre navate sorrette da 22 colonne di granito. Due altre colonne di porfido, giudicate le più grandi esistenti a Roma, sorreggono l'arcata centrale ed altre quattro di alabastro sono nel baldacchino rifatto in forme barocche. 

1870..S.Crisogono


Al centro del soffitto si trova la Gloria di S.Crisogono del Guercino, purtroppo solo una copia perchè l'originale fu trafugato e venduto in Inghilterra nel 1808, dove ancora oggi si trova alla Stafford House di Londra. 



Fino ai primi del Settecento era qui custodita la statua della Vergine del Carmelo, popolarmente detta la "Madonna de noantri", trasferita poi nell'adiacente chiesa di S.Agata.


giovedì 2 agosto 2012

San Francesco a Ripa, la Chiesa, la Via

Una chiesa..per riflettere..


Storia & arte

Trae la sua denominazione dalla vicinanza con il porto di Ripa Grande, affacciato sul Tevere. Fondata nel XI secolo e annessa inizialmente ad un ospedale, la chiesa fu rinnovata e dedicata a San Francesco d'Assisi dopo che lo stesso Santo vi aveva dimorato nel 1219. L'edificio attuale risale alla ristrutturazione secentesca di Onorio Longhi (corpo longitudinale, 1603) e di Mattia de Rossi (per la facciata, 1681-1701).



1930


La chiesa è nota ai più per la presenza della statua della Beata Ludovica Albertoni, scolpita da Gian Lorenzo Bernini per il cardinale Paluzzi (nipote di papa Clemente X) tra il 1671 e il 1675. 


2012

La statua, vero esempio di trasporto mistico-carnale e di estasi barocca, è collocata su uno spettacolare drappo in diaspro sopra la mensa dell'altare della cappella; la parete di fondo, sempre secondo i suggerimenti di Gian Lorenzo Bernini, è stata scenograficamente arretrata per permettere alla luce di penetrare nell'ambiente da due finestre laterali nascoste, creando un effetto quasi soprannaturale, proprio come nell'Estasi di Santa Teresa della chiesa di Santa Maria della Vittoria. La pala della cappella, inquadrata da teste di cherubini in stucco che ribadiscono il sentore di apparizione mistica che pervade tutto il sacello, è del Baciccio.






Aggiungi didascalia

Tra le altre opere d'arte si segnala la bella cappella Rospigliosi (inizi del XVII secolo), tutta in marmi colorati, progettata da Nicola Michetti e Ludovico Rusconi Sassi. In sacrestia, all'interno di uno scenografico apparato di armadi barocchi, è conservata una tavola con S. Francesco (XIII secolo), attribuita a Margaritone d'Arezzo. In una cappella della chiesa, si trova il sepolcro di Giorgio de Chirico, benefattore dei frati minori 










S.Francesco a Ripa sorge sull'area dell'antica chiesa denominata S.Biagio de Curte o de Curtibus dove la tradizione vuole che vi abbia dimorato S.Francesco in occasione della sua visita al papa nel 1219: la Cappella di S.Francesco custodisce tuttora la cella del santo, dove vi sono conservati alcune sue reliquie come un guanciale in pietra ed un Crocifisso. La chiesa passò ai Frati Minori nel 1229 e fu riedificata due anni dopo con le elemosine di Rodolfo Anguillara, anche se la leggenda vuole che sia stata fatta erigere dalla famosa seguace di S.Francesco, Jacopa Sette Soli..



Pinelli 1833

 Dopo la riedificazione la chiesa perse l'appellativo di S.Biagio per assumere quello di S.Francesco, mentre l'appellativo "a Ripa" si spiega con la vicinanza della chiesa al porto di Ripa Grande. A fianco della chiesa vi sorge quel che rimane dell'antico convento dei Frati Minori, una volta ospedale, poi trasformato in caserma per i bersaglieri. Sulla piazza antistante la chiesa sorge una colonna ionica di marmo bianco sormontata da una croce (nella foto sotto il titolo), fatta erigere nel 1847 da Pio IX, come si può leggere sull'epigrafe incisa sulla colonna stessa.

Vasi 1756





La fontana secca alle fratte di trastevere accanto S.Pasquale Baylon 1866 dell'acquedotto  paola oggi scomparsa

La chiesa presenta una semplice ed armoniosa facciata risalente alla ricostruzione avvenuta tra il 1682 ed il 1689 ad opera di Mattia De Rossi. L'interno presenta tre navate cosparse di monumenti funebri: nella foto 1 possiamo ammirare la drammatica scultura del Bernini, Estasi di Beata Ludovica Albertoni, commissionata all'artista nel 1603 dal principe Angelo Paluzzi Altieri, nipote del papa regnante Clemente X, in occasione del rinnovo della cappella di famiglia. Il corpo della santa, riprodotto giacente sul letto di morte, poggia sopra un sarcofago, nascosto da una grande coltre, all'interno del quale sono conservate le spoglie di Ludovica. Particolarmente appariscente la Cappella Rospigliosi, commissionata dalla nobildonna romana Maria Camilla Pallavicini Rospigliosi, nipote del cardinale Lazzaro Pallavicini, all'architetto Nicola Michetti, che vi lavorò per tre anni, affiancato dallo scultore Giuseppe Mazzuoli, che realizzò le statue allegoriche ed i medaglioni per il monumento funebre di Lazzaro e Stefano Pallavicini. 
Chiostro 1930

Nel 1721 l'arredo della Cappella fu portato a termine da Ludovico Rusconi Sassi e quattro anni dopo venne ammirata in tutto il suo splendore da papa Benedetto XIII. A pianta quadrata, il sacro ambiente è contraddistinto da una notevole ricchezza di decorazioni che lo rendono particolarmente sontuoso. Sotto una volta a padiglione splendente di stucchi dorati, in cui compaiono gli stemmi Pallavicini e Rospigliosi, balza agli occhi il prezioso altare, interamente rivestito di marmi policromi e fiancheggiato da due snelle colonne di verde antico che sorreggono un timpano spezzato con un angelo ed alcuni cherubini. Assai notevoli i due sepolcri laterali, iniziati per volere di Giovan Battista Rospigliosi, marito di Maria Camilla, negli anni 1713-14.
Via S.Francesco a Ripa 1870...prima della divisione operata perla costruzione di Viale del Re

La Madonnella  all'incrocio con via manara...

 A sinistra troviamo Stefano, padre di Maria, e suo fratello Lazzaro, affiancati dalla Fortezza (a sinistra) e dalla Giustizia (a destra), sedute ai lati del sarcofago. In alto troneggia la Morte, raffigurata come uno scheletro alato in bronzo che mostra, con gesto eloquente, i ritratti dei defunti. Di fronte, un monumento simile ospita le spoglie dei coniugi, accompagnati da Carità e Prudenza (nella foto 2). Sicuramente degna di essere menzionata è la presenza nella chiesa della tomba di Giorgio De Chirico, morto novantenne nel 1978, benefattore dei Frati Minori.